FACOLTÀ DI ECONOMIA

Sappiamo che ci sono Facoltà di economia in tutto il mondo:
sappiamo però anche che i primi economisti, quelli che fanno andare il mondo, non sono i laureati di quelle Facoltà, bensì gli imprenditori e gli operatori finanziari:
sappiamo inoltre che a nessuno di questi la Legge impone di avere studiato in una Facoltà di economia, meno ancora di avere fatto un esame di Stato, di essere iscritti a un Ordine o di figurare il un Albo.

Lo stesso vale per i politici i quali, almeno un po’, fanno anch’essi andare il mondo, o almeno così credono (è una vecchissima storia).

Un importante giornale italiano anzitutto economico si intitola, opportunamente, Il Sole-24 Ore:
diversi anni fa, invitato a tenere un intervento alla “Bocconi” di Milano, avevo sostenuto che l’uomo è una 48Ore ambulante, un operatore economico che però ignora di esserlo
− donde “al contadino non far sapere …” −,
e che in questa ignoranza è un operatore dis-economico.

Non penso però che al potere economico l’ignoranza porti profitto.

Chiamo “Psicologia” la scienza o ignoranza di questo fatto:
il 99% delle Scuole di Psicologia sono Scuole di Diseconomia:
la psicoanalisi, almeno in statu nascenti e in Freud, ha cominciato come quell’1%.

Io, nel mio “piccolo”, faccio una specie di ISTAT dell’economia/diseconomia dell’umanità (la psicopatologia è povertà, non ho neppure aggiunto “psichica”).

Prima della Facoltà di economia c’è la facoltà individuale di economia, chissà perché “micro”.

C’è diseconomia perversa, anzi la perversione è diseconomia.

Continuerò poi con Facoltà e facoltà di Diritto.

martedì 19 ottobre 2010

 

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