OSCENO CAPIRE, OSCENA PSICOANALISI

“Darla via” la mente (vedi Amo le prostitute di martedì 14), proprio al modo femminile, con penetrazione e possibile fecondazione:
ecco il capire come tutt’uno di intendere-e-prendere (capere), o incorporare, o anche mangiare:
osceno! l’intelletto ben fatto
(osservo che è il significato di “Seminario”, come pure della parabola del seminatore).

Allora “Non capisco!” è un’obiezione al … capire:
estendo questa semplice verità a tutti quegli studenti che, in questa o quella materia, non capiscono:
essi hanno un’obiezione per lo più inconsapevole, e so riconoscere, anche in base alla mia esperienza scolastica, che hanno ragione, in specie quando si tratta della solita matematica:
è falso che il problema sia didattico da una parte, o di beautiful mind dall’altra, e in generale di studio, cui sono irriducibili l’ascoltare e il leggere anche intensi.

I numeri, e in generale le formule matematiche, sono cose da mangiare non da capire, si capiscono mettendoli in testa come in pancia:
inversamente, ci sono beautiful minds anoressiche in tutto eccetto che nei numeri (sono casi di autismo, anche se non sono certo che fosse il caso di John Nash).

La medesima esperienza femminile in uomini è donne è molto comune, per esempio nel caso del romanzo letto con passione e interesse (ossia le due cose che il moralismo sconsiglia più che lo stupro o l’omicidio).

Ecco un’occasione per riformulare la morale in funzione del capire-incorporare al modo femminile, e per finirla di strumentalizzare i sessi come nel solito fanatico e plurimillenario test di moralità.

Io ho iniziato a rivolgermi a J. Lacan, senza sapere chi fosse, nell’agosto ’67 allorché un amico mi ha messo in mano gli Ėcrits, di cui ho subito mangiato una frase che da allora in poi ha orientato il mio lavoro:

“Freud ha fatto rientrare la psicologia nell’ambito della morale”:

ero stato inseminato da uno che neanche conoscevo.

All’epoca mi ero appena laureato in Medicina con una tesi in Psicologia con il Prof. M. Cesa Bianchi:
fino ad allora, introdotto da anni alla Psicologia, nutrivo una razionale ma irrisolta perplessità sulla distinzione, universitariamente insegnata, tra psicologia e morale, psicologia e filosofia, psicologia e logica.

Di passaggio, osservo che le psicopatologie sessuali e alimentari, e non solo, sono secondarie al non capere della mente:
è il senso (pratico) della psicoanalisi, davvero oscena:
in fondo avevano ragione quelli che accusavano così la psicoanalisi, avevano capito tutto senza avere capito niente.

giovedì 16 settembre 2010

 

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