Propongo all’esame, eventualmente alla confutazione, questa legge di forma universale:
qualsiasi cosa noi diciamo, e lasciamo dire (secondo tempo, luogo, modo eccetera), sarà ripagata con buona o cattiva moneta (anche correntemente monetaria, dollari, euro eccetera).
Quello dello psicoanalista è solo un caso particolare anzi singolare di questa legge.
É la legge economica della Psicologia:
o meglio, conveniamo di assegnare la parola “Psicologia” all’intero e illimitato campo casistico di questa legge economica.
In tutti i casi si tratta sempre di trattamenti, e non ci sono non-trattamenti.
Domani una parola da ora al primo di settembre.
martedì 20 luglio 2010