IL PADRE NELLA CRISI

Riferisco subito, in cronaca o prima pagina, un lapsus riferitomi cinque minuti fa, tale che sull’istante non ho creduto alle mie orecchie:
egli intendeva dire, in occasione di una festicciola per bambini compreso il suo, accompagnati dalle madri: “Voglio vedere le madri dei compagni di mio figlio”, invece ha detto:“Voglio vedere le madri dei figli di mio figlio”, e saltando i passaggi:“Voglio le donne di mio figlio”.

Subito ripresomi ho informato il parlante, per la somma di diecimila dollari che non ho preteso solo perché non pattuita in precedenza, che questa frase ha un precedente senza per questo privarlo dell’originalità del lapsus:
infatti è la frase del Padre primitivo in Totem e tabù di Freud, che possiede tutte le donne, le sue e quelle dei figli:
distinguo, le donne che pretende di possedere, perché è troppo occupato a difendere il Palazzo d’inverno preso d’assalto dai figli stessi, mentre le donne stanno a guardare come commentavo un tempo.

Totem e tabù è un affresco storico del pensiero come lo è il Giudizio di Michelangelo, che se la prende con la Teologia del Figlio, ricusato dalla donna e contestato dai suoi.

Freud concludeva che non finisce bene per padre, figli, donne.

Questo Padre non è l’anziano padre di un figlio sposato, non ha 70 anni ma 7000, come peraltro il figlio.

Per i patiti di Teologia, osservo che questo non è un buon Padreterno:
ma almeno non è senza donna se non perché se l’è rovinata:
poi, solo poi, le donne si specializzano nel contribuire alla rovina.

Perlomeno, al Padre il cristianesimo ne ha assegnata una, e legittima non un utero in santo affitto (il che farebbe di Gesù un “bastardo” in senso tecnico), mentre a “Dio” non si potrebbe assegnarne nessuna:
è il senso del mono-Teismo:
in cui “Dio” soppianta il Padre nella crisi [1], senza donna e con l’ostilità del figlio che a sua volta non ha l’amicizia della donna.

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[1] Il tema della “legge nella crisi” è portante nel mio Il pensiero di natura, terza edizione, Sic Edizioni, Milano 2006, III Parte, I e II Intermezzo.

venerdì 11 giugno 2010

 

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