Sabato domenica 14-15 novembre 2009
in anno 153 post Freud amicum natum
Freud “La questione dell’analisi laica. Poscritto”
OSF 10
Il meno che posso dire, è che non ho dei figli idioti
– se gli capiterà di leggere queste righe, capiscano perché ho considerato il teorico caso -,
semplicemente, non li coltivo (frequento) nell’illusione né, nel caso suddetto, nella delusione:
è importante non essere illudibile né deludibile, insieme.
Un genitore commette un delitto se dice che un figlio lo ha deluso, e lo stesso sarebbe se dicesse che lo accetta scemo per “volontà divina”:
“Dio” stesso avrebbe ragione di arrabbiarsi per essere stato così diffamato:
se qualcuno mi dicesse che l’ho deluso, lo butterei giù dalle scale:
alcuni che mi conoscono, conoscono la mia moderata violenza verbale non violenta:
chi mi dicesse come sopra userebbe violenza verbale (non diversa da ogni altra violenza).
Così, non ho illusione né delusione per gli alcuni che mi ascoltano da anni, senza illusione che mi seguano né delusione in caso negativo:
idem per i miei clienti o “pazienti” (im-pazienti).
Freud ha scritto questo “Poscritto” nel 1927, dopo avere scritto “La questione dell’analisi laica” nel 1926, e averla vista seguire dall’incomprensione imputabile (tradimento?) della maggior parte dei suoi seguaci [1].
Ma non ne è rimasto deluso, non essendosi illuso, bensì ha rilanciato (come ha poi fatto per il resto della sua vita), già in questo “Poscritto”, per mezzo di una frase che mi orienta almeno fin dal 1977 [2]:
“Non sarebbe più economico sorreggere il difetto dall’esterno piuttosto che riformare dall’interno?”.
In questa frase ci sono i secoli, e tutto il Novecento, e ci siamo ancora.
Concludo informando che la “Società Amici del Pensiero”, che ho appena fondato, è la mia conclusione di quell’orientamento.
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[1] Dopo il suo libro del 1926, Freud ha voluto su di esso – era un test – un dibattito dei più notabili dei suoi seguaci: non ebbe da esserne entusiasta! Pubblicato in International Journal Psychoanalysis, 1927, VIII, e in Internazionale Zeitschrift fűr Psychoanalyse, 1927, 13.
[2] Tradotto da me in La tolleranza del dolore. Stato Diritto Psicoanalisi, Sic, La Salamandra, Milano 1977, pp,. 296-303.
Milano, 14-15 novembre 2009