DA PSICOANALISTA ALL’ANTICA: L’EDIPO INVERTITO

Per una volta voglio parlare da psicoanalista all’antica, proprio io che da molti anni ho promosso un programma di completa innovazione del lessico psicoanalitico, a partire dall’univoca, chiara, distinta, estensiva, ricostruzione dei concetti, tutt’uno con la prova della loro costruibilità.

Per esempio, il fideismo (e molti psicoanalisti sono i fideisti di Freud, cose da non … credersi!) è la mancanza di una tale costruzione:
ho più volte mostrato che il concetto di “fede” non è mai stato costruito, e ho proposto che è il concetto di giudizio di affidabilità, perfettamente razionale (consistenza e innocenza) anche nel caso in cui non si trovi nessuno affidabile.

Sull’“Edipo invertito” J. Lacan osservava che “resta tutto da dire”, e quanto a me devo riconoscere che ci sono arrivato tardi.

Non ne propongo ora il costrutto generale, ma solo un caso, quello della figlia con la madre:
tale figlia si pensa e comporta, senza attualità sessuale, come l’uomo della madre (con tutte le gradazioni):
si tratta di identificazione maschile, ma al “maschile” di un padre sciagurato, quello che non ha risposta alla domanda “A cosa serve un uomo?”:
ci si identifica solo in un tratto sfavorevole, come nella tosse di un celebre esempio freudiano.

In questo divorziato e disperato coniugio, si tratta di un’adorazione innamorata che all’estremo esclude ogni alternativa di vita:
una tale adorazione non è incompatibile con la critica anche spinta verso la madre, talora con comportamenti degni del marito ottocentesco come stupido omaccione che insulta e picchia la moglie,
ma sfiderebbe a duello chiunque la tocchi anche solo verbalmente:
neppure l’uxoricidio è escluso (l’innamoramento lo ammette nel suo orizzonte ovviamente circolare come i gironi infernali), purché come “diritto” di lui solo.

Immutabilità e insoddisfazione assolute sono assicurate, e perfino sostenute.

Tralascio oggi il caso del figlio maschio nell’inversione edipica.

Termino su una ricorrente e tipica obiezione alla psicoanalisi:
ma insomma, gli psicoanalisti come fanno a strologare queste cose?:
rammento che Freud ha escluso ogni ricorso astrologico.

(prossimamente).

Milano, 13 febbraio 2009

 

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