Ancora l’umorismo politico di Bucchi (Repubblica, giovedì 18 dicembre):
nella vignetta una mano meccanica depone la scheda nell’urna, con la didascalia:
“Studio per una democrazia che sostituisca [la sottolineatura è mia] l’intervento umano”.
Lo aveva capito per primo Alexis de Tocqueville nella prima metà dell’Ottocento (“La democrazia in America”), prima e meglio della Scuola di Francoforte:
a proposito di Tocqueville, vedi il mio “Tocqueville o il ‘sogno’ americano”, qui venerdì 12 dicembre, e il Corso di “Studium Cartello” di sabato 13 dicembre, interventi di R. Colombo e G. B. Contri.
Non torno ora sulla parola freudiana Ersatz, sostituzione, e sulla Psicologia novecentesca come Ersatz “democratica” della competenza del pensiero individuale.
Lavoro a una “Società Amici del pensiero”:
per restituire la psicologia agli uomini, o più semplicemente per eccitarli a riprendersela, contro il furto di essa da parte della propria patologia ancor prima della Education e della Psychology novecentesco-americana.
Ho appena ricevuto, con pertinente tempismo, un telegramma di Carlo Doveri, con la citazione di un “cattivo” in “The Matrix Revolution”:
“É sorprendente quanto il modello comportamentale dell’amore sia simile a quello della demenza”.
L’innamoramento o la demenza
– l’uscire di testa o de-menza dell’Eros violento già dei Greci –
è il sostituto dell’intervento umano, Ersatz, nell’amore.
Milano, 22 dicembre 2008