Stanco dopo questo Convegno (vedi ieri), non ho tempo né voglia di scrivere il réportage del mio intervento.
Riferisco un solo pensiero (petrolio segue):
la grazia della natura, sgraziata come ognun sa, è il pensiero, che le dà la vita ossia il corso o senso o meta che in sé non ha:
il pensiero le fornisce la sua opportunità o condizione favorevole.
A sua volta, esiste una grazia per il pensiero?:
se sì, può soltanto essere un altro pensiero.
Quanto a “Dio”, lascio che (ci) pensi lui;
ma chi avrebbe mai pensato di mettere Freud dalla parte della grazia?
(se scrivere grazia o Grazia, provveda il lettore).
Milano, 5 dicembre 2008