L’articolo di ieri meriterebbe di tenere il cartellone per un mese.
La storia del pensiero, che tocca e in-forma tutti, e collettivamente gli incolti che ne sono disinformati
– “al contadino non far sapere” -,
è la storia della divisione tra pensiero e amore, ossia dell’ inimicizia del pensiero:
questa divisione deriva da una iniziativa, non è “strutturale”.
La storia della Psicologia ne è parte.
Le forme patologiche
– introduco un neologismo chiamandole “le difforme” rispetto a una prima forma, detta anche “pensiero di natura” –
ne sono il metodico correlato individuale.
Esse sono il frutto avvelenato del violento amore.
Milano, 24 novembre 2008