Sabato domenica 13-14 settembre 2008
in anno 151 post Freud natum
Lettura di:
S. Freud
Il problema economico del masochismo
OSF 10
Ho troppe testimonianze di ciò che sto per dire, per trattenermi ancora.
C’è l’idea che il dolore sarebbe il petrolio della macchina della salvezza, con “Dio” alla guida:
come un Generale che tatticamente sacrifica soldati in battaglia in funzione di una strategia vittoriosa, “salvifica”.
I Teorici di questa idea finiranno all’Inferno dei Teologi (impensabile per Dante).
Ma certo questa Teoria-Teologia ha una base materiale pressoché infinita, più di tutti i giacimenti di petrolio, quanto basta per concepire il dolore come energia alternativa anche alle energie alternative (solari, eoliche, …).
Non sto facendo dell’umorismo nero cosmico, sto ragionando da economista ( come Freud):
ossia calcolando l’energia investita a:
1° produrre dolore (danno emergente),
2° come pure a ridurre l’energia disponibile (lucro cessante),
3° come pure a (contro-)produrre lucro non emergente (popolarmente si direbbe “Ci vuole tutta!”).
Ossia scoprendo la portata del concetto di “inibizione”, su cui cominciavo a interrogarmi ai tempi delle mie prime letture freudiane (“Inibizione, sintomo e angoscia”, 1925).
Freud ha configurato il masochismo morale (“Il problema economico del masochismo”, 1924).
Tanti anni fa intitolavo il mio primo libro “La tolleranza del dolore”, 1977.
Milano, 13-14 settembre 2008