Sembra impossibile, invece lo è:
di conseguenza, o si perde ogni speranza (come me), oppure si ricomincia da qui (come me):
si tratta ancora dell’“Edipo”, o del casto “in-cesto” la cui proibizione continua a determinare la Civiltà.
Due casti sogni incestuosi:
1° una figlia attende il fidanzato di ritorno dalla guerra per poi sposarlo:
sapeva che era andata così tra i genitori, ma nel sogno si poneva al posto della fidanzata, ossia prima che i due fossero i suoi padre e madre, cioè prima di “carne e sangue” (precede la biologia) ma senza obiezioni al riguardo;
2° un padre regala alla figlia l’anello di fidanzamento.
Ciò che nei due sogni motiva il fidanzamento è la notizia di un legame precedente, un anello detto anche “fede” o “alliance” in quanto fa legame senza fare catena, e che darà dei frutti (bambini a parte: quando il frutto è il bambino, o lo si mangia o lo si vende).
Illusione?
Comunque sia, ecco “l’Edipo” in una sua versione (andrebbero correlate le tre):
poi lo si incontra nelle sue macerie, che vengono scambiate per l’originale (già “Edipo Re” è macerie).
Esso è pensiero, e la proibizione dell’incesto attacca il pensiero:
è un pensiero che riordina l’intero pensare nell’universo:
il padre – non ancora padre trattandosi di fidanzamento – sta per tutti gli uomini, senza obbligarne nessuno padre compreso.
Esso (il pensiero) serve a predisporre due posti nella testa secondo duplice differenza:
la differenza tra un Soggetto e un Altro soggetto, che è la differenza azione-passione (invertibile senza omosessualità), con asimmetria senza diseguaglianza,
condita dal sale della differenza sessuale, con gusto senza obiezioni per il sale (ma l’umanità sembra tutta in dialisi).
Non “secondo la carne e il sangue” significa secondo pensiero, casto perché tale salvo patologia, non in-cestuoso.
Illusione?:
è una convinzione generale su robuste basi empiriche:
ma invece è uno spreco odioso, e io odio lo spreco, il disprezzo con effetti economici generali.
Milano, 9 settembre 2008