“Trasecolare” significa star fuori dal secolo, fuori dal mondo, fuori di testa:
nel caso presente è toccato al Diritto, raggirato, beffato:
la “legge” sulle Psicoterapie è Diritto trasecolato, tradito.
Ho notizia recente di un nuovo caso di denuncia (da parte di psicoterapeuti) di uno psicoanalista non medico per esercizio abusivo della professione di Psicoterapeuta, per non iscrizione all’Albo dei medesimi:
ancora una volta il primo disorientato è il Magistrato, e so perché.
Allora, ricominciamo da capo:
viva la Medicina (ne ho appena scritto, 3 luglio), con il suo Albo:
ora, la Medicina gode di un ragionevole e indiscusso consenso generale, super partes, circa la sua efficacia, la sua validabilità, la sua scientificità:
nulla di ciò vale per le Psicoterapie, che esistono solo al plurale (sono elencate in più di venti, nella massima e più comica difformità).
“La” Psicoterapia non esiste concettualmente né realmente:
il consenso a ogni singola Psicoterapia è rigorosamente di partes, magari a ragione ma di parte (con rispetto democratico, almeno si spera, tra le parti):
un Albo degli psicoterapeuti è come se l’Albo dei medici includesse, per astrazione verbale non giuridica, anche tutte le medicine alternative, comprese le più opinabili quando non sciagurate, solo per il fatto che si autodefiniscono come medicine, e magari con quattro anni di formazione su astratto modello universitario (ciò è perfino ingiurioso per ogni intelletto).
L’esistenza di un Albo degli Psicoterapeuti è solo un esempio non appariscente di sfacelo della cultura giuridica:
la sola questione ragionevolmente ponibile è di come sia stato possibile un simile sbandamento giuridico:
di cui molti anzitutto in Italia sono preoccupati in generale, indipendentemente dal caso della psicoterapia (che sto trattando come inavvertita punta di iceberg).
Freud era nostalgico dei tempi in cui era accusato di essere un ciarlatano:
ma poi cosa se ne è fatto?, un ciarlatano serio?:
con seguaci laureati in ciarlataneria?
Non ho messo nel “mazzo” la psicoanalisi, un’eccezione su cui esiste un diffuso, tacito, pudico consenso.
Sbalordisce che degli psicoanalisti abbiano dichiarato di sentirsi dei fuori-legge cioè dei trasecolati:
allorché – è un truismo del Diritto – per essere nella legge giuridica basta
– e ne avanza: aggiunta da sviluppare –
agire nel regime del permesso giuridico cioè in assenza di proibizione espressa:
permesso significa giuridicità.
Ciò vale per la salute individuale:
la cosa più normale(-normativa) è l’ autorizzarsi in regime giuridico di permesso
– l’amore ne è il caso-principe -:
è ciò cui la patologia fa obiezione.
Una persona mi parlava di tutto ciò dal divano, correlando veracemente il dubbio di essere fuori-legge con l’angoscia (o il senso di colpa):
è questa che fa trasecolare.
Milano, 8 luglio 2008