INSIDER TRADING

Questo è solo un appunto in una direzione (economia, capitale finanziario) sulla quale vorrei spingermi, e in cui non afferro ancora se sono solo banalmente ignorante, incapace di intendere, o semplicemente ottuso.

Non avevo ancora pensato, fino a oggi, che certe idee errate, e propagate, non sono ideologia con tutte le attenuanti relative, ma sono insider trading.

Questo è il reato di abuso di informazioni privilegiate, attinte dall’interno (“insider”) di una Società (come un’Azienda) che ne dispone realmente e legittimamente, con conseguente turbativa del mercato, e con danno economico per qualcuno correlato al beneficio di qualcun altro:
reato cioè imputabilità.

Nel mio nottambulismo intellettuale su queste cose, mi chiedo se la Società detentrice e fonte di informazioni privilegiate, possa essere soltanto supposta esserlo, fino a essere perfino supposta nella sua esistenza, nel quale caso l’insider trading si spingerebbe fino all’atto di supposizione di essa (ma ora cesso per timore di un TSO):
in ogni caso, non ho mai capito il “capitale finanziario” (in tempi ormai lontani cercavo di capirlo leggendo Marx, ma la sete mi è rimasta), e forse resterò uno zuccone a vita:
aggiungo che oggi, poiché cerco sempre un pensiero con cui orientarmi, lo penso e definisco come il mondo in cui si perde il filo (anche chi vi opera, a parte opulenti benefici personali per i quali non ho mai provato invidia):
le mie sporadiche letture di stimati economisti mi sembrano confortare il pensiero, sempre pronto a correggersi (mi succede mediamente un paio di volte al giorno).

Riprendendo da capo, dal capo d’imputazione, inizio a considerare insider trading quello di persone che diffondono informazioni privilegiate (che incidono sulle nostra vite personali con effetti che sono sempre economici: su questo punto non dubito dei miei pensieri), millantandole come informazioni privilegiate in quanto derivate da Società supposte detenerle come fonti.

Sono informazioni privilegiate, lasciate credere discendenti da una Società che le detiene, che ricoprono un campo tanto vasto da farmi rinunciare a riesporlo:
si tratta di quello che ho chiamato “cielo infernale dell’Oggetto”, specialmente ma non solamente riguardante amore, donna, sessi:
quando Freud denuncia la “sopravvalutazione” di questi, usa un linguaggio economico da insider trading.

Ho parlato di “credere” e di “amore”: se aggiungiamo “speranza” arriviamo a una celebre terna:
io li tratto come virtù logiche, come dico da tempo sulla fede come giudizio di affidabilità, e sull’amore come promozione del pensiero dell’altro; sulla speranza ho un appunto nel cassetto:
fede, speranza, carità, sono la tradizionale caccia grossa dell’insider trading nella storia:
quello sui sessi, con “privilegio” dato a quello femminile – “riservato” anche nella prostituzione e nel porno – fa da cortina fumogena.

Ho appena parlato del clericalismo:
la cui essenza non è affatto religiosa, anche se si è sempre annidato nella religione, benché non solo:
già nell’antichità si rivestiva di filosofia:
nella modernità si è annidato nella scienza, la scienza come fonte di informazione privilegiata per orientarsi nell’universo:
che la scienza ci faccia conoscere la realtà è solo un delirio.

Per questi capi di imputazione occorre un altro Tribunale, da noi chiamato “Tribunale Freud”, senza attendere l’Ultimo Giudizio, che però si avvarrà dei suoi atti.

Milano, 24 giugno 2008

 

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