Sabato domenica 19-20 aprile 2008
in anno 151 post Freud natum
Lettura di:
S. Freud
Contributi alla psicologia della vita amorosa
OSF 6
Sono d’accordo che la lussuria è un vizio capitale, ma perché?:
implicitamente ho già risposto in “La regina di Saba, o della sovranità”, giovedì 17 aprile.
Ci si è messo anche G. Flaubert in “La tentazione di Sant’Antonio” (1874):
anche lui va sulla lussuria, mettendoci la Regina di Saba come l’avvoltoio della “concupiscenza” del povero Antonio:
Sant’Antonio (eremita, anacoreta, abate, 251?-356, ultracentenario), sarebbe stato (forse sì, forse no) il solito cristiano debile, spirituale e virtuoso, insomma patologico.
So che c’è stata una disputa sull’interpretazione delle tentazioni diaboliche del celebre eremita quanto alla loro specie (sessuale o altra?), ma io la vedo ancora diversamente:
se fossero di specie sessuale, quale?:
l’interesse della domanda sta nel fatto che essa riguarda l’intera umanità e non particolarmente eremiti, monaci, preti o suore, anzi se riguardasse questa categoria di persone non avrebbe alcun interesse, o peggio:
peggio quando riguarda precocemente i bambini.
Quale è la tentazione di Sant’Antonio e di tutti?, tra sensi e spirito?, tra lussuria e virtù?:
ma no, è tra lusso e lussuria, lussuria vs lusso, la tentazione universale.
La lussuria è il vizio di rinuncia al lusso, compreso “quello”,
ma ho già detto tutto nel succitato articolo.
Milano, 19-20 aprile 2008