SULLA BELLEZZA

Sabato domenica 6-7 ottobre 2007
in anno 151 post Freud natum

 

Lettura di:

S. Freud
Studi sull’isteria, Dora
OSF 1 e 4

Pongo una questione mai posta:
che ne è della bellezza in una bella donna isterica?

Come ogni psicoanalista non faccio il Prof., non “spiego” la lezione, non propongo la mia Teoria, bensì pongo adeguatamente la questione al mio cliente (spazientito con me nel mio volerlo… non paziente) che, come ogni cliente, ha sempre ragione:
a una tale donna (in più casi) ho posto in seduta la domanda:
in che cosa si sentisse diversa da un bell’insetto, ottenendo la risposta:
insetto sì, bella no.

Evviva la verità!.
fino a un certo punto l’isterica è intellettualmente brava, come è documentato nei casi di Freud per primo.

Non saprei che farmene di un Paradiso pieno di Urì isteriche,
anzi, le Urì sono delle isteriche in servizio permanente effettivo (la questione è stata posta alla lontana e non molto bene dal film “Blade runner”),
dei Cyborg femminili o dei Graal di delizie, fabbricati da Chrysler e programmati da Microsoft.

Dico queste cose come prolegomeni a ogni possibile disquisizione sulla “Bellezza”, su cui ci si estenua da migliaia di anni senza esito.

Aggiungo che non si potrà disquisirne separatamente dall’eccitamento, che nell’uomo(-donna) è vocazione, non causa:
la storia del pensiero al riguardo è la storia di questa separazione.

Spingo questa discussione fino a Dio:
se Dio non è eccitante non merita alcun interesse, neppure se fosse qui di fronte a noi in tutto il suo stucchevole splendore:
potremmo solo rispondergli per logica “Spostati ché mi togli la visuale!”

La “‘bella’ indifferenza isterica è l’indifferenza a tutto e tutti dell’Oggetto “Bellezza” (rinvio all’articolo  di ieri), che ci massacra fin da Elena di Troia.

Milano, 6-7 ottobre 2007

 

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