Non sono femminista (ho conosciuto uomini femministi: mi sembravano un po’ buffi):
spero però di essere abbastanza femminile.
Sto semplicemente approvando l’uso che Freud fa dell’aggettivo “femminile” riferito a ambedue i sessi (“castrazione”, ma non ripeto).
Si tratta da parte di Freud di una doppietta di significati in successione:
precede quello ingenuo di fecondazione (della terra da parte del seme), segue le metafora della donna fecondabile come la terra (idea scientificamente falsa, ma resta la metafora):
ecco “femminile”, anche se le donne “femminili” in questo senso sequenziale sono poche, gli uomini figuriamoci!
Si tratta del “femminile” del modus recipientis del Pensiero di natura, come il modo della produzione di profitto in una partnership non a somma zero, ossia in un rapporto che sia tale.
É in questo femminile che può esserci, asimmetricamente, la celebre “parità dei sessi”.
Questo modo mi risparmia la parzialità dell’omosessualità, perché è nel modus recipientis che recepisco le donne, o almeno quelle che a tale modus si prestano (infrequentemente):
dico quelle che si prestano, non che si vendono: non per regola morale bensì logica, semplicemente perché tale modus non si presta alla compravendita o prostituzione.
Trovo interessante nonché inattesa questa rivelazione:
che, per sapersi accompagnare a una donna, un uomo deve essere femminile, senza alcuna rinuncia a ciò che lo distingue come uomo.
Femminile è lo psicoanalista (se lo è, psicoanalista intendo), perché la sua legge – meglio che “regola” – è quella di tale modus.
É noto che lo psicoanalista, anche di sesso maschile, frequentemente è sognato come prostituta:
ma ciò è soltanto per compromesso diurno, tra il sognarlo correttamente al femminile e la deformazione di questo pensiero da parte di quell’incosciente che è la coscienza, che deve o prostituire la donna o idealizzarla come Madre.
“Fallico” è ogni pensiero e atto che si rifiuta a tale modo, così che – facendo per una volta buon uso della brava trivialità tutta italiana – possiamo dire a rigore che in tale rifiuto tutti, senza riguardo per la differenza sessuale, sono teste di…
L’intelligenza è fecondabilità.
La psicosi è il rigetto (Verwerfung in Freud) del modus recipientis.
Milano, 21 aprile 2007