Domenica 4 febbraio 2007
in anno 150 post Freud natum
Lettura di:
S. Freud
Dostoevskij e il parricidio
OSF 10
Rinvio al precedente “Sanzione del parricidio” di venerdì 26 gennaio.
Queste pagine di Freud sono im-mense (significa non-misurate ancora), tanto da dover venire lette, non riassunte;
ma non sono e-normi perché invece pongono una norma (cioè positiva, non antigonea), che continua a restare inedita nella giurisprudenza (ma diciamo sempre che qui si tratta della giurisprudenza di un primo e distinto Diritto, non quello detto “naturale”).
Le morali parlano di “peccato”: Freud le ha sfidate asserendo che non esiste altro peccato, colpa non senso di colpa, che il “parricidio”, e senza alcun bisogno di sporcare la moquette con il sangue di papà.
Ma all’occorrenza anche questo, come nel caso di stupidi Maso(-chisti), o dei fratelli Karamazov appunto (stupido anche il padre).
I Karamazov, tutti padre compreso, sono un’associazione per delinquere – anche nei loro “alti” discorsi, per esempio quello di Ivan sui bambini -, papà compreso.
Milano, 4 febbraio 2007