Domenica 21 gennaio 2007
in anno 151 post Freud natum
Lettura di:
S. Freud
Introduzione alla psicoanalisi 27, La traslazione
OSF 8
“[…] ricaviamo un’impressione chiarissima della lotta violenta che si svolge nella vita del paziente […]: è una lotta psichica normale, su un terreno psicologico omogeneo [sottolineature nel testo, ndr], tra i motivi che vogliono mantenere il controinvestimento [ossia antieconomici, ndr] e quelli che sono pronti ad abbandonarlo. I primi sono i vecchi motivi che a suo tempo hanno imposto la rimozione; tra i secondi si trovano quelli sopravvenuti di recente, che si spera decidano il conflitto […]. Siamo riusciti a riaccendere il vecchio conflitto che ha portato alla rimozione, a sottoporre a revisione il processo [sottolineature mie, ndr] a suo tempo concluso. I nuovi argomenti di cui disponiamo sono, in primo luogo, l’ammonimento che la precedente decisione ha condotto alla malattia, e la promessa che una decisione diversa aprirà la strada alla guarigione; in secondo luogo, l’enorme cambiamento avvenuto sotto ogni profilo dai tempi di quel primo rifiuto […]. Possiamo così lusingarci di guidare il conflitto rianimato a un esito migliore di quello della rimozione […]”.
Tre brevi commenti:
1. nella parola “processo” (di secondo grado, o di appello come ho imparato da J. Lacan), si condensa tutto ciò che è “psicoanalisi”: questa è Tribunale Freud, che trova la sua estensione nel Pensiero di natura e nell’Ordine giuridico del linguaggio, e che nella psicoanalisi come divano trova la sua applicazione terapeutica;
in questo processo si incontrano tre contenziosi: a. personale, b. tri-generazionale, c. plurisecolare;
2. ho sottolineato l’aggettivo “normale” per esplicitare la dignità (concetto giuridico) che Freud riconosce all’uomo di questa lotta, ossia la facoltà di venirne a capo, avvalendosi della partnership con un altro;
3. ho sottolineato l’aggettivo “omogeneo”, che dice la parità delle forze in campo nel conflitto, non la necessaria schiavitù del soggetto in quanto soggetto a forze sovra-stanti (credenza corrente e culturalmente rinforzata).
Milano, 21 gennaio 2007